La scuola di Atene

La scuola di Atene

martedì 1 settembre 2015

Che significa essere poeta?


Solo il poeta fonda ciò che resta
F. Holderlin


Veramente bello è soltanto ciò che non può servire a nulla;
tutto ciò che è utile è brutto, perché è l'espressione di un determinato bisogno, 
e i bisogni dell'uomo sono ignobili e disgustosi, come la sua povera e inferma natura.
Il luogo più utile di una casa è il cesso.
T. Gautier




I POETI LAVORANO DI NOTTE

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere iddio.
Ma i poeti nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

A. Merini, Testamento, 1988






I GABBIANI

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

V. Cardarelli, Giorni in piena, 1934



PARERI AUTOREVOLI
1) La poesia secondo Ungaretti





2) La poesia secondo Montale





3) La poesia secondo Saba

Così Umberto Saba scrive al suo giovane amico e scrittore Pierantonio Quarantotti Gambini (1910-1965):
«Ti accludo un piccolo grafico (una specie di scorciatoia) che spiega cosa pretendo da uno scrittore: da un artista in genere.
linea del cuore
linea della testa
linea dello stile
 La maggior parte degli scrittori attuali, anche se superano le prime due linee, raramente arrivano a toccare la terza
»
(Umberto Saba, La spada d’amore. Lettere scelte 1902-1957, a cura di Aldo Marcovecchio, con una presentazione di Giovanni Giudici, Mondadori, Milano 1983

4) La poesia secondo "L'attimo fuggente"






5) La poesia secondo Benigni




6) La poesia secondo Saviano



Ascolta come mi batte forte il tuo cuore
(Ogni caso, Wislawa Szymborska)
Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.



7) La poesia secondo Bukowskj








ANCHE LA MUSICA PARLA DELLA POESIA

... Solo l'inchiostro cavalca il mio stato d'animo, 
...
altro che Freud, un foglio bianco, 
per volare alto lo marchio come le ali di un Albatros. 

Per la città della China mi metto in viaggio, da bravo, 
pellegrinaggio ma non a Santiago, vado a China Town. 
Vado dagli Appennini alle Ande, 
nello zaino i miei pennini e le carte, 
dormo nella tenda come uno scout, 
scrivo appunti in un diario senza web layout. 
China Town. 
Il luogo non è molto distante, 
l'inchiostro scorre al posto del sangue, 
basta una penna e rido come fa un clown, 
a volte la felicità costa meno di un pound. 

...
Il prodigio che da voce a chi non parla 
a chi balbetta. 

...
Lì si coltiva la pazienza degli amanuensi, 
l'inchiostro sa quante frasi 
nascondono i silenzi. 
D'un tratto esplode 
come un crepitio di mortaretti 

...
E'con l'inchiostro 
che ho composto 
ogni mio testo. 

...
la stanza si accende, è quasi mattino, 
c'è sempre una penna sul comodino. 
China Town. 



Caparezza, China Town


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