La scuola di Atene

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sabato 31 ottobre 2015

LA TRADUZIONE, LE TRADUZIONI: tradurre è tradire?

La traduzione è questione di negoziazione, tra traduttore, lettore, e autore originario (ovvero il testo che ci ha lasciato come unica testimonianza delle sue intenzioni). (...)
La conclamata "fedeltà" delle traduzioni non è un criterio che porta all'unica traduzione accettabile. (...)
La fedeltà è piuttosto (...) l'impegno a identificare quello che per noi è il senso profondo del testo, e la capacità di negoziare a ogni istante la soluzione che ci pare più giusta.
Se consultate qualsiasi dizionario vedrete che tra i sinonimi di "fedeltà" non c'è la parola esattezza. Ci sono piuttosto "lealtà", "onestà", "rispetto" ...
(U. Eco Dire quasi la stessa cosa)

Catullo: Odi et amo

http://nonquidsedquomodo.altervista.org/latino/programma-di-3/369-catullo-85-odi-et-amo


Orazio
http://nonquidsedquomodo.altervista.org/latino/programma-di-5/1292-orazio-tu-ne-quaesieris

... carpe diem, quam minimum credula postero.
(Odi I,11)

a)  Domenico Cappellina (1901)
... godi tu del dì presente, né ti attendere quel di domani.

b) Italo Lana - Arnaldo Fellin
... cogli l’oggi, nient’affatto fiduciosa nel domani.

c) Ezio Cetrangolo (1968)
... godi il presente, e il resto appena credilo.

d) Ennio Mandruzzato (1985)
     ... cogli la giornata, non credere al domani.

e) Mario Ramous (1988)
    ... goditi il presente e non credere al futuro.

f)  Luca Canali (1991)
... afferra l’oggi, credi al domani quanto meno puoi.

g) Alfonso Traina (1993)
... cogli ogni giorno che viene, senza farti illusioni sul domani.


Marziale

Epigrammi I, 57

Il giusto mezzo
 Qualem, Flacce, velim quaeris nolimve puellam?
 Nolo nimis facilem difficilemque nimis.
 Illud quod medium est atque inter utrumque probamus:
 nec volo quod cruciat, nec volo quod satiat.

a) Vuoi sapere che tipo di ragazza
mi piace, Flacco? Una non troppo facile
e neanche troppo difficile, il giusto
mezzo tra questo e quello. Non desidero
una lunga tortura ma nemmeno
la sazietà immediata.
(Cesare Vivaldi)

b) Che ragazza mi piace, chiedi, Flacco?
Né facile la voglio, né difficile.
qualcosa di mediano andrebbe bene:
che non mi metta in croce e non mi saturi.

SCHEDA DI ANALISI CONTRASTIVA
  1. Redigi una valutazione globale delle differenze riscontrabili tra i due testi, originale e traduzione, confrontando eventuali diversità semantiche, ideologiche, pragmatiche e stilistiche.
  2. Fornisci una valutazione della traduzione (scorrevole, semplice, chiara, convenzionale, complessa, elegante, ecc.).
  3. Ti sembra che il traduttore abbia compiuto alcune inferenze, trasmesse nella sua versione sotto forma di informazioni integrative o alternative?
  4. Ti pare invece che abbia eliminato alcuni termini dell'originale, considerandoli irrilevanti ai fini espressivi e comunicativi del testo tradotto?
  1. Nella traduzione sono esplicitati alcuni coesori testuali non rilevabili nell'originale? Ti sembra che questi siano stati introdotti allo scopo di facilitare la decodificazione? In caso affermativo ti sembra che tale maggiore esplicitazione di tratti di coerenza conferisca un eccesso di ridondanza fastidiosa e superflua?
  2. Rileva l'eventuale disseminazione del significante nel testo originale. Si tratta di un procedimento poetico grazie al quale alcuni suoni che caratterizzano la parola-chiave vengono replicati in altre parole della composizione.

  1. Tale disseminazione del significante è riscontrabile anche nel testo tradotto?
  2. Ritieni che il traduttore abbia prestato più attenzione alla traduzione delle parole o alla interpretazione delle idee rappresentate nell'originale?
  3. Le funzioni comunicative e le intonazioni del testo originale hanno un corrispettivo adeguato nella traduzione?
  4. L'impressione generale ricevuta dalla lettura della traduzione è di naturalezza o di artificiosità? Argomenta la tua risposta.

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