La scuola di Atene

La scuola di Atene

sabato 1 dicembre 2018

PLAUTO, PSEUDOLUS

IL SERVO-POETA
Dopo che se ne è andato, tu resti qua da solo, Pseudolo. Ebbene, che farai adesso, dopo che generosamente hai elargito promesse al tuo padroncino?
Su che cosa si fondano quelle promesse? Non hai niente di pronto: neppure l'ombra di un piano sicuro,  né un tantino di denaro...
Né ho un'idea di quel che devo fare! Non sai da dove cominciare a ordire la tua tela, né sai con certezza dove finirai di tesserla.
Ma come un poeta, prese le sue le tavolette, cerca ciò che non esiste da nessuna parte del mondo, e tuttavia lo trova, riuscendo a rendere verosimile quello che è invenzione (menzogna), così farò io: ora io diventerò poeta, e le  venti mine, che adesso non esistono in nessuna parte del mondo, tuttavia le troverò.
(Pseudolus, atto I, scena 4, vv. 394-405)
http://www.edu.lascuola.it/edizioni-digitali/Cappelli/HortusApertus

IL SERVO-GENERALE
http://online.scuola.zanichelli.it/perutelliletteratura/files/2010/01/testi-it_plauto_t22.pdf/vol_1/Plauto/03_Contesti.pdf